Accuratezza rispetto a TC e MRI
La PET-CT è un esame dotato di elevata (in genere superiore al 90%) accuratezza, sensibilità e specificità nello studio dell’MBC. Una rassegna di 42 studi che ha messo a confronto varie tecniche di imaging, conclude che la PET è sicuramente superiore alla TAC (che ha sensibilità e specificità variabili, che in alcuni studi scendono addirittura intorno al 40%) e dà risultati paragonabili alla risonanza (1).
La risonanza con contrasto ha il vantaggio di una maggiore copertura anatomica (cranio, tessuti molli, strutture parenchimali). D’altra parte la PET si rivela migliore per l’analisi di linfonodi e metastasi ossee e per le lesioni di non chiara malignità, individua anche lesioni di dimensioni minori ed è praticabile nei portatori di pacemaker. La rassegna conclude che può essere conveniente usare in prima battuta la risonanza e ricorrere poi alla PET in caso di dubbi.
Un’altra metanalisi, che ha il pregio di distinguere PET e PET-CT, è arrivata a conclusioni simili (2). La sensibilità della PET-CT è risultata decisamente superiore a quella della TAC, mentre l’accuratezza della MRI è risultata nel complesso paragonabile a quella della PET-CT.
Metastasi ossee
La PET si dimostra superiore ad altre metodiche nell’individuare metastasi midollari, ma ha scarsa sensibilità per le sclerotiche o osteolitiche (3; 4). Comunque, se si esegue, come oggi di regola si fa, una PET-CT e si referta anche la TAC, l’esame consente di riconoscere anche le sclerotiche o litiche e si rivela superiore ad altri esami, compresa la scintigrafia (5). Va detto però che sono possibili falsi positivi a causa di flare legati a riparazione di lesioni o anche metastasi che stanno rispondendo alle terapie (6). In caso di dubbio è opportuno ricorrere alla scintigrafia.
La PET nel cancro mammario - valutazione dell'MBC
In conclusion, our study represents, to our knowledge, the largest experience comparing integrated PET/CT and BSc for the diagnosis of osseous metastases from suspected MBC and the largest series to evaluate PET/CT with pathologic correlates. We have demonstrated a high degree of concordance between these imaging modalities,which suggests redundancy for detecting osseous metastases with both modalities.
Morris P.G. et al. Integrated positron emission tomography/computed tomography may render bone scintigraphy unnecessary to investigate suspected metastatic breast cancer. Journal of Clinical Oncology. 28 (19): 3154-3259 (2010)